---La storia
Il progetto originario del nuovo impianto fu dell'architetto Alessandro Dori che però morì poco prima dell'inizio dei lavori. La costruzione e l'esecuzione del nuovo paese furono quindi affidate all'architetto Francesco Navone, il quale progettò una sorta di città ideale secondo i canoni urbanistici del suo tempo, con chiaro riferimento alla famosa piazza Amalienborg di Copenaghen. Per questo la cittadina, con il proprio impianto urbanistico settecentesco d'impronta neoclassica, si distingue nettamente dai vicini centri tipicamente medievali.
I lavori si protrassero dal 1771 al 1779 e furono diretti da Filippo Prada. L'anno di fondazione del nuovo paese è comunque dato al 1774, quando fu portata anche l'acqua.
I lavori, iniziati sotto papa Clemente XIV, furono poi conclusi sotto Pio VI Braschi cui è dedicato un busto del Canova all'interno della chiesa di San Lorenzo martire. Per la costruzione delle prime case furono inoltre utilizzate le pietre del vecchio borgo.
La notte del 22-23 febbraio 1798 sostò di passaggio, in un'abitazione intorno alla piazza, papa Pio VI (fondatore di San Lorenzo Nuovo) condotto prigioniero in Francia.
In segno di gratitudine, i cittadini sanlorenzani posero una tavola di marmo per ricordare i fondatori della nuova città, tuttora visibile nel lato sud-est della piazza.
In seguito San Lorenzo Nuovo continuò il suo sviluppo senza seguire più le norme iniziali riguardo l'impianto, che sono state rispettate soltanto intorno alla piazza.
Il cittadino più illustre fu Lorenzo Cozza (San Lorenzo 1654 - Roma 1729). Nato da famiglia nobile, entrò giovane nell'Ordine dei frati minori osservanti ed arrivò a diventare Ministro Generale dell'Ordine. Nominato poi Custode di Terrasanta grazie alle sue doti di fermezza e diplomazia, Lorenzo Cozza riuscì a riallacciare relazioni tra l'occidente cristiano e il mondo islamico. Creato Cardinale da Papa Benedetto XIII nel 1726 con il titolo di santa Maria in Aracoeli, morì e fu sepolto all'isola Tiberina nella Basilica di San Bartolomeo, ove il suo monumento funebre è tuttora presente. A lui viene dedicata una via cittadina: via Cardinal Lorenzo Cozza.
Un altro importante personaggio sanlorenzano fu Acaste Bresciani, un sacerdote cattolico.
Anche se le origini di San Lorenzo Nuovo non risalgono ad epoca antica, numerose e importanti sono le testimonianze archeologiche sparse nel territorio comunale riferibili sia al momento di massimo splendore della civiltà etrusca (VI sec. a.C.) sia alle fasi storiche della decadenza, immediatamente precedente alla conquista del distretto volsiniese da parte dei Romani (308-264 a.C.). Non a caso, recentemente, è stato scoperto un antico insediamento etrusco sul monte Landro, a circa 3 Km da San Lorenzo Nuovo. Da segnalare in zona anche la necropoli di Casale Maccarino e la Tomba della Colonna, una tomba a camera scavata nel costone tufaceo risalente al V secolo a.C., situata a sud-ovest dell'abitato nei pressi della chiesa della Madonna di Torano.
Lungo il declivio percorso della Via Francigena che da San Lorenzo Nuovo scende fino alle sponde settentrionali del lago di Bolsena, sono ancora oggi identificabili diverse altre tombe a camera databili tra il VI e il III sec. a.C., scavate in una roccia vulcanica così resistente da essere ancora oggi, in molti casi, riutilizzate come ambienti di servizio per l'agricoltura e l'allevamento.
Da visitare, inoltre, la caratteristica chiesa ottagonale di San Giovanni del 1500 ubicata in prossimità della sponda settentrionale del lago di Bolsena.
Durante la II° Guerra Mondiale la cittadina di San Lorenzo Nuovo ha subìto notevoli bombardamenti da parte delle forze alleate con ingenti danni alle abitazioni e diverse vittime tra la popolazione.
"PIO VI - Munifico fondatore di S. Lorenzo Nuovo Il Navone provvide alla realizzazione del complesso edilizio relativo al Convento ed alla Chiesa dei Padri Cappuccini posto ad ovest della Via Cassia, ortogonalmente a quest'ultima, in modo che la Chiesa Parrocchiale e quella del Convento costituissero gli estremi di un'asse monumentale che nella Piazza formasse una croce latina con la via Cassia. Progetto del 1771 per San Lorenzo Nuovo di Giovanni e Giuseppe Dori. La veduta prospettica, realizzata dai figli dell'architetto Alessandro Dori inizialmente incaricato dai lavori, mostra il progetto originario per il nuovo centro. Progetto del 1773-1774 per San Lorenzo Nuovo dell'architetto Francesco Navone incaricato dell'opera dopo la morte dell'arch. Alessandro Dori. Nel disegno sono indicati sia l'impianto che fu effettivamente realizzato cioè la piazza con i palazzi circostanti, sia il contorno degli edifici che per motivi economici non potevano essere compresi nel progetto ma di cui viene comunque indicato il profilo che avrebbe dovuto essere eseguito nelle edificazioni successive. Un'altra versione planimetrica in una veduta a volo d'uccello, ripresa anche dalla medaglia commemorativa di Pio VI del 1777. Progetto dell'impianto di San Lorenzo Nuovo come città fortificata con bastoni angolari. Le facciate degli edifici sulla piazza ottagonale di San Lorenzo Nuovo: Busto di Papa Pio VI creato dal Canova all'interno della chiesa di S. Lorenzo Martire In segno di gratitudine, i cittadini sanlorenzani posero una tavola di marmo per ricordare i fondatori della nuova città, tuttora visibile nel lato sud-est della piazza. "Sasso della graticola" era un'antica roccia posta per segnare il confine con Bolsena e Castel Giorgio. La roccia reca le iniziali SL sul lato rivolto verso San Lorenzo Nuovo. La roccia è tuttora in buone condizioni e visibile. La via Francigena passava anche per San Lorenzo Nuovo... Le Guardie Svizzere Pontificie scendendo verso Roma passarono per San Lorenzo Nuovo... Terratico del 1619 Una grotta del paese vecchio di San Lorenzo alle Grotte Piazza Europa anticamente San Lorenzo Nuovo intorno al 1900 (venendo da Bolsena, via Cassia) San Lorenzo Nuovo, belvedere sul lago di Bolsena
condotto prigioniero in Francia
sostò di passaggio in questa casa
la notte
22-23 febbraio 1798.
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10 agosto 1929 VII E.F
Nel terzo cinquantesimo anno dalla fondazione
per gratitudine la popolazione
pose"
a) chiesa collegiata di S. Lorenzo Martire progettata da F. Navone con lo stemma papale di Pio VI;
b) palazzo della Comunità;
c) lapide del 1779 commemorativa della fondazione del paese;
d) casamento della famiglia Licca, maggiorente del paese.
La posta, l'osteria e il molino erano ubicati fuori dall'ottagono in due edifici sulla strada verso Acquapendente; il forno e il macello al piano terra di altri due edifici, simmetrici ai primi, posti verso Bolsena.